
La sicurezza urbana è una tematica sempre più centrale nel dibattito politico e sociale, non solo per la crescente percezione d’insicurezza nelle città, ma anche per le sfide quotidiane che le amministrazioni locali devono affrontare. In un contesto di rapide trasformazioni urbane, la criminalità diffusa, il degrado e la marginalità sociale continuano a minare la qualità della vita nelle nostre città. Tuttavia, la sicurezza non può essere ridotta alla sola repressione della criminalità, ma deve essere un concetto più ampio che include la coesione sociale, la vivibilità e la gestione del territorio.
Le Cause della Crisi della Sicurezza Urbana
Le cause della crisi della sicurezza urbana sono molteplici: l’arrivo di nuove ondate migratorie, l’indebolimento delle reti sociali e il cambiamento socio-economico hanno accelerato il degrado urbano. Nonostante un calo statistico dei reati gravi, la percezione d’insicurezza è alta, soprattutto nelle periferie. Le amministrazioni locali sono spesso chiamate ad affrontare sfide che esulano dalle loro competenze, dovendo gestire problematiche complesse senza risorse adeguate e senza un adeguato supporto da parte dello Stato.
Le Responsabilità dei Comuni: Sicurezza Primaria e Secondaria
La sicurezza urbana si distingue in due ambiti: la “sicurezza primaria”, legata all’ordine pubblico e alla prevenzione dei reati gravi, e la “sicurezza secondaria”, che riguarda la vivibilità urbana, il decoro e la prevenzione del degrado. Mentre la sicurezza primaria è esclusiva dello Stato, la responsabilità per la sicurezza secondaria ricade sui Comuni. I Sindaci, infatti, sono i principali responsabili della gestione del territorio, della riqualificazione delle aree degradate e del mantenimento del decoro pubblico. Tuttavia, molte amministrazioni si trovano a dover affrontare compiti che vanno oltre le loro competenze istituzionali, come il controllo di aree critiche senza risorse adeguate.
La Sicurezza Integrata: Un Approccio Multilivello
Il concetto di “sicurezza integrata” è stato introdotto per favorire una collaborazione più stretta tra le forze di polizia e i vari livelli istituzionali, unendo l’approccio statale con quello locale. La sicurezza integrata prevede il coordinamento tra Stato, Regioni e Comuni, dove lo Stato mantiene il suo ruolo di garante dell’ordine pubblico, mentre i Comuni si concentrano sulla prevenzione e la gestione del degrado urbano. Questa visione multidimensionale della sicurezza deve affrontare non solo la criminalità, ma anche i problemi sociali ed economici delle città.
Tuttavia, a distanza di anni dalla formalizzazione di queste politiche con il Decreto Minniti (D.L. 14/2017), emergono discontinuità e difficoltà nella loro attuazione. I Patti per la Sicurezza Urbana, sebbene abbiano promosso una maggiore collaborazione, non hanno prodotto risultati soddisfacenti, soprattutto a causa della mancanza di finanziamenti e di un sistema di monitoraggio efficace.
Le Proposte per il Futuro della Sicurezza Urbana
Il documento propone diverse misure per migliorare la sicurezza urbana, tra cui:
- Rafforzamento delle Competenze Regionali e Locali: Le Regioni devono essere maggiormente coinvolte nella gestione della sicurezza urbana, con un aggiornamento della legislazione regionale e maggiori risorse per le polizie locali.
- Miglioramento della Collaborazione tra le Forze di Polizia: Va potenziato lo scambio informativo tra le forze di polizia locali e statali, utilizzando tecnologie avanzate come la videosorveglianza e l’intelligenza artificiale per la gestione dei dati.
- Monitoraggio delle Politiche di Sicurezza: È necessario creare un sistema di monitoraggio per valutare l’efficacia delle politiche di sicurezza e introdurre un Osservatorio presso il Ministero dell’Interno per supervisionare i Patti per la Sicurezza Urbana.
- Promozione della Partecipazione Civica: I cittadini devono essere coinvolti nella gestione della sicurezza attraverso patti di collaborazione civica e la rigenerazione urbana partecipata, strumenti che favoriscono una responsabilità condivisa.
- Investimenti nelle Periferie: Le periferie devono diventare un punto centrale delle politiche di sicurezza, con investimenti in infrastrutture sociali come scuole, impianti sportivi e centri di aggregazione, per contrastare la marginalità e promuovere una cultura di coesione sociale.