
Il diritto alla casa rappresenta una delle principali sfide sociali del nostro tempo. Non è una concessione, ma un presupposto essenziale per garantire dignità, coesione e sviluppo.
L’emergenza abitativa richiede politiche pubbliche strutturali, capaci di andare oltre la logica dell’intervento emergenziale. Come amministrazioni locali, siamo in prima linea: rigenerare un quartiere non significa solo ricostruire edifici, ma generare nuove opportunità educative, relazionali e di autonomia.
Per questo sono importanti le iniziative degli amministratori verso la Commissione europea per chiedere un Piano per l’abitare accessibile e un accesso diretto ai fondi europei. Serve una strategia condivisa tra Comuni, Stato e Unione Europea che rafforzi l’edilizia sociale, regolamenti gli affitti brevi, favorisca un mix abitativo equilibrato. La casa deve tornare al centro dell’agenda nazionale e comunitaria come diritto sociale e motore di giustizia. I Comuni sono pronti a fare la loro parte, ma occorrono strumenti normativi e risorse certe per dare risposte concrete alle persone e costruire città più inclusive.