Città in transizione: emergenza casa, turismo sostenibile e servizi pubblici al centro dell’agenda ALI di maggio

Emergenza abitativa, sostenibilità del turismo e dei trasporti, sicurezza urbana e tenuta dei servizi pubblici sono tra le sfide più urgenti per le amministrazioni locali. ALI – Autonomie Locali Italiane le ha portate al centro del dibattito pubblico nel mese di maggio con iniziative mirate e momenti di confronto tra Comuni, Regioni e mondo della ricerca, in un contesto di transizione che impone coesione territoriale e scelte condivise.

Le città tra bellezza e turismo: una sfida da governare

Il 16 maggio, nella Sala Gonfalone di Palazzo del Pegaso a Firenze, si è tenuto il convegno “Le città tra bellezza e turismo di massa: la sfida della regolazione sostenibile”, promosso da ALI nell’ambito del percorso nazionale degli Stati Generali delle Città della Bellezza. Un appuntamento strategico per riflettere sull’impatto crescente del turismo nei contesti urbani e sulla necessità di strumenti normativi efficaci per coniugare tutela del patrimonio, qualità della vita dei residenti e sostenibilità economica. Tra gli interventi principali, quello del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha illustrato il nuovo Testo Unico sul Turismo, e il dialogo tra il Sindaco di Roma Capitale e Presidente nazionale di ALI Roberto Gualtieri e la Sindaca di Firenze Sara Funaro. Conciliare la fruizione della città da parte dei turisti con la vita delle persone che la abitano “è possibile attraverso le regole e da questo punto di vista la Regione Toscana è all’avanguardia, ha fatto bene a fare una legge e male fa il governo a impugnarla e non fare nulla su questo ambito”, ha detto Gualtieri. A introdurre i lavori è stato il Presidente di ALI Toscana Andrea Marrucci, Sindaco di San Gimignano, che ha ribadito la necessità di politiche condivise per governare il turismo in chiave responsabile. Firenze, prima città italiana ad aver adottato un regolamento per le locazioni turistiche brevi, si conferma laboratorio avanzato per un modello urbano più giusto e sostenibile.

Le Assemblee regionali in Piemonte e Toscana

Il 14 maggio a Torino si è svolta l’Assemblea di ALI Piemonte, all’interno della quale i sindaci hanno discusso di casa, mobilità, sicurezza e investimenti pubblici. È emersa con forza l’esigenza di superare la frammentazione delle competenze e rafforzare il protagonismo degli enti locali nella pianificazione delle politiche pubbliche. Il Segretario Generale Valerio Lucciarini ha evidenziato l’importanza di rafforzare la rete tra Comuni per affrontare i cambiamenti in corso. Alessandro Broccatelli, Presidente di LEGANET, ha illustrato il supporto operativo offerto da ALI in ambito giuridico, digitale e progettuale. Nel corso del dibattito, numerosi sindaci hanno condiviso criticità legate a politiche abitative, trasporti e sicurezza urbana. La Sindaca di Settimo Torinese e Presidente ALI Piemonte, Elena Piastra, ha concluso i lavori riaffermando il ruolo centrale delle autonomie locali nella costruzione di politiche inclusive e sostenibili.

Il 16 maggio si è riunita l’Assemblea di ALI Toscana, al Palazzo del Pegaso a Firenze. Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano, è stato riconfermato alla presidenza regionale dell’associazione. Marrucci ha ribadito la necessità di contrastare la deriva centralista del governo, rilanciando il ruolo dei Comuni come presìdi democratici e promotori di innovazione e coesione. «L’attacco del Governo nazionale ai Comuni è ripetuto e su più fronti – ha detto Marrucci –. Penso alla Legge di Bilancio 2025, con cui si fa cassa sulle amministrazioni comunali e si mortificano le autonomie. Penso allo sconcertante emendamento proposto dalla maggioranza parlamentare per abolire il ballottaggio sotto il 40% alle elezioni comunali, al premierato e all’autonomia differenziata, due operazioni che mettono in discussione la nostra Carta Costituzionale».

Lucciarini: “Senza investimenti pubblici si indebolisce la democrazia”

A unire questo ciclo di iniziative sono le parole del Segretario Generale di ALI, Valerio Lucciarini De Vincenzi, intervistato dal Riformista: «Servono investimenti pubblici, continuità amministrativa e una visione strategica. Non possiamo permetterci un ritorno al passato». Secondo Lucciarini, i Comuni devono essere messi in condizione di esercitare pienamente il loro ruolo istituzionale, con strumenti adeguati e un riconoscimento effettivo delle loro competenze. Dopo essere stati protagonisti nell’attuazione del PNRR, gli enti locali devono ora essere al centro delle politiche per la transizione ecologica e digitale, l’inclusione sociale e la rigenerazione urbana. ALI continuerà a sostenere gli amministratori locali promuovendo un modello di sviluppo fondato su prossimità, partecipazione e coesione territoriale.

Referendum, Gualtieri: “5 convinti sì a referendum, flessibilità ha fallito”

Il Sindaco di Roma Capitale e Presidente nazionale ALI, Roberto Gualtieri, è intervenuto  Piazza Vittorio alla maratona oratoria promossa dai comitati promotori dei referendum dell’8 e del 9 giugno sottolineando che «i tentativi di delegittimare il voto, addirittura da cariche istituzionali, sono gravissimi», ma si è detto fiducioso che tali tentativi non avranno successo. Gualtieri ha presentato un appello sottoscritto da decine di sindaci, invitando i cittadini a votare, poiché «il voto è libertà, è la base fondamentale su cui si regge la nostra democrazia». Ha espresso il suo sostegno ai cinque quesiti referendari, affermando: «Non ci sono dubbi sull’importanza di votare per cinque sonori sì». Gualtieri ha evidenziato l’importanza di rimettere al centro la dignità del lavoratore e ha dichiarato che «questo referendum serve anche a organizzare il mondo del lavoro, creare alleanze sociali e generazionali». Ha citato il protocollo per i lavori del Giubileo, realizzato con sindacati e imprese, come esempio di collaborazione virtuosa, sottolineando che «i cantieri sono stati più rapidi di prima» grazie all’aumento delle regole sulla sicurezza. Infine, ha espresso il suo sostegno al referendum sulla cittadinanza, auspicando che «la si smetta di non considerare italiani persone che sono italiane».