Energy with Africa: la cooperazione territoriale parte dai banchi di scuola di Mirano – Venezia e arriva in Guinea Conakry

Quando nel 2015 Mamadou Kairaba Diallo, italo-guineiano, parlò per la prima volta della Guinea agli studenti dell’IIS Levi-Ponti di Mirano, l’idea di costruire un ponte tra territori lontani sembrava un sogno. Oggi quel sogno ha un nome – Energy with Africa – e un’identità concreta: un progetto di cooperazione internazionale, nato dal basso, che unisce giovani, scuole, istituzioni e imprese in un percorso di innovazione e solidarietà.


Tutto è cominciato con piccoli gesti: nel 2016 l’installazione dei primi pannelli fotovoltaici sull’Università di Labé in Guinea e la spedizione degli Scholar – kit solari portatili realizzati a Mirano per offrire luce e autonomia agli studenti africani. Da allora, il progetto è cresciuto insieme agli studenti e ai loro insegnanti.Nel 2019 è stato allestito un laboratorio tecnico a Labé, con attrezzature inviate dall’Italia e docenti guineani formati all’IIS Levi-Ponti. È stato avviato un percorso triennale per formare tecnici specializzati in energie rinnovabili, e a novembre 2021 si sono iscritti i primi 49 studenti. Nel Novembre 2022 e ottobre 2023, delegazioni congiunte tra Mirano e Labé hanno rafforzato la cooperazione. Si è giunti alla firma di un accordo internazionale con la Ministra dell’Istruzione guineana, che ha sancito l’avvio ufficiale del corso triennale presso l’Università di Labé. Il progetto, sostenuto da fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, Acli provinciali e Cesvitem, è diventato modello di cooperazione decentrata, fondata sull’incontro tra competenze e bisogni reciproci.A Mirano, il 12 luglio 2023 si è svolto un incontro operativo con il Sindaco, il promotore Mamadou Diallo, docenti e tecnici. È stata ribadita la volontà del Comune di Mirano di assumere un ruolo di coordinamento, per coinvolgere attivamente soggetti pubblici e privati del territorio: Veritas, IUAV, Confapi Venezia, imprese interessate anche ai temi della depurazione, associazioni imprenditoriali ed enti del terzo settore.

Altre evoluzione del progetto: cinque nuovi microinterventi in altrettanti villaggi del Comune di Labé. I progetti includono:un’aula multimediale in un liceo locale; uno spazio polifunzionale nella sede comunale, il potenziamento del reparto pediatrico dell’ospedale, una cella frigo per un’azienda agricola, un’aula studio pubblica alimentata da energia solare. Questi interventi coinvolgono tre realtà educative: l’IIS Levi-Ponti, l’Università di Lugano e l’Università di Labé. Simbolo di questa nuova fase è l’Albero fotovoltaico con cinque rami, costruito dagli studenti di Mirano.Il 6 ottobre 2023 si è discusso al Municipio di Mirano la bozza di un protocollo per il gemellaggio tra Comune di Mirano, IIS Levi-Ponti, Comune e Università di Labé, alla presenza di un rappresentante della Regione Veneto. L’obiettivo? Formalizzare e dare continuità a una cooperazione che non è più solo scolastica, ma istituzionale e territoriale. Un modello replicabile per gli enti locali.Nel primo semestre del 2024, il Comune di Mirano ha rafforzato il coordinamento della rete nata con il progetto Energy with Africa e ha lavorato in coprogettazione ad un nuovo progetto in particolare per partecipare al Bando AICS 2023 e successivi, in partnership anche con ALI AUTONOMIE LOCALI In particolare, sono state progettate le prime fasi per l’allestimento di tre centri di addestramento pratico (fotovoltaico, fitodepurazione e riciclo plastiche), la revisione dei percorsi formativi universitari, l’attivazione di modelli di orientamento in ingresso e in uscita, e l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro. Inoltre un HUB imprenditoriale locale sarà il punto di riferimento per attività formative e supporto alla microimprenditorialità giovanile nella città di Labé.

A Dicembre 2024 ci ha raggiunto a Mirano il rettore Mohamed Cherif Sow, dell’Università di Labe per rafforzare il comitato di gestione tra i partner per il nuovo il progetto ( bando AICS rivolto agli enti territoriali) ed esaminato altre opportunità di finanziamento in arrivo Questa esperienza e la sua evoluzione dimostra come un progetto nato in una scuola possa evolversi in una politica pubblica territoriale.

È un esempio di cooperazione decentrata, dove non c’è chi aiuta e chi riceve, ma un arricchimento reciproco: per i giovani guineani, che costruiscono un futuro nel loro Paese, e per gli studenti italiani, che sperimentano competenze, solidarietà e cittadinanza globale. Un invito, per gli amministratori locali, a credere nella cooperazione come leva per il futuro dei territori.