Da edificio abbandonato a cuore pulsante della comunità: la rinascita della biblioteca civica di Strambino

Come recuperare un edificio comunale, un tempo sede del Giudice di Pace, chiuso da oltre dieci anni? Trasformandolo in uno spazio di incontro, di scambio, di cultura, di intrattenimento e di socialità. In una biblioteca civica!

È così che dieci anni fa, poco dopo il mio insediamento come Sindaca di Strambino, è nata la “pazza idea” di dare al nostro comune una biblioteca bella e moderna, con dotazioni multimediali all’avanguardia, che potesse offrire ai cittadini e alle cittadine delle opportunità di crescita personale e collettiva che talvolta sono difficili da reperire quando si vive fuori dai grandi centri.

L’idea di amministrazione della res publica che da sempre anima la mia giunta è quella di offrire ai nostri concittadini e alle nostre concittadine le stesse possibilità che avrebbero vivendo in città.  Sicuramente vivere in una piccola comunità offre vantaggi in termini di cura e di attenzione alle esigenze gli uni degli altri, ma talvolta rende più difficile accedere ai servizi e alle attività culturali e di intrattenimento. Ed è qui che l’amministrazione pubblica può intervenire facendo investimenti che riducano il gap tra la città e la campagna in termini di servizi per i cittadini e le cittadine.

L’edificio – due piani fuori terra e un sottotetto, affacciato sulla Piazza del Municipio – con una buona dose di coraggio e un investimento cospicuo, programmato nel corso di due consigliature e che alla fine ha superato il mezzo milione di euro, si prestava molto bene all’uso culturale. È stato così che, partendo dal rifacimento del tetto e della facciata, per poi passare agli impianti, alle opere di manutenzione straordinaria necessarie e all’allestimento, il progetto ha avuto inizio nel 2015 e si è concluso la scorsa estate con la sua apertura al pubblico e una bellissima festa di inaugurazione.

Gestita grazie all’opera infaticabile di un nutrito gruppo di volontari che accoglie i lettori e le lettrici – che crescono di giorno in giorno – e all’impegno di ragazzi e ragazze del servizio civile universale, la biblioteca si arricchisce via via di nuove progettualità per farla diventare uno spazio vivo, di scambio e di incontro, anche grazie a luminose e accoglienti sale per le attività di studio e di lettura.

C’è anche una sala dedicata ai bambini e alle bambine, dove si svolgono progetti per l’educazione alla lettura, come quello dedicato alla prima infanzia “Nati per leggere” ed è in progetto l’allestimento del piccolo cortile interno come area da utilizzare nella bella stagione.

La biblioteca è anche dotata di una sala multimediale molto attrezzata, che si presta ad attività formative e convegnistiche, ma che presto utilizzeremo anche come sede per la presentazione di libri.

La biblioteca civica di Strambino è il fiore all’occhiello del nostro piccolo paese, circa 40 km a nord di Torino, abitato da una comunità di poco più di seimila anime. Qui si vive bene, lontano dal caos della grande città, in una dimensione più “a misura di persona”. Essere un piccolo centro, tuttavia, non significa voler rinunciare alle opportunità di crescita personale offerte delle attività culturali. È per questo che sono orgogliosa dell’investimento fatto, della scelta di offrire ai cittadini e alle cittadine di Strambino un luogo di socialità che non ha nulla di meno rispetto a un luogo analogo in città. Un piccolo paese con grandi ambizioni, e la nostra biblioteca è lì a testimoniarlo.

Di Sonia Cambursano, Sindaca di Strambino (TO)