Ali alla Marcia della Pace di Assisi

Una Marcia della Pace e della Fraternità straordinaria, dopo quella tradizionale di maggio, per chiedere la fine del conflitto in Medioriente. Tante le persone all’evento organizzato ad Assisi domenica 10 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani e del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

ALI-Autonomie Locali Italiane ha aderito alla Marcia della Pace. «Insieme a tanti sindaci e amministratori locali – ha spiegato Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e Presidente nazionale di ALI – abbiamo partecipato alla marcia di Assisi, per ribadire la necessità di riprendere insieme il cammino della Pace e ricostruire dal basso un movimento collettivo, che non ceda alla logica della negazione dei diritti dell’altro e rifiuti sempre ogni forma di violenza. In un momento in cui le guerre sconvolgono tanto l’Europa quanto il vicino Medioriente, è più che mai necessario ribadire l’importanza della Pace fra i popoli»

La Marcia di Assisi per la pace è stata «un’importante occasione per ribadire la necessità che si fermino le armi in Israele e Palestina, martoriate da uno scontro che produce morte e distruzione, colpendo in particolare i civili e i bambini – ha detto Achille Variati, Presidente del Consiglio nazionale di ALI e Deputato del Parlamento europeo –. “In nome di Dio cessate il fuoco, si abbia la forza di dire basta” è stato il forte messaggio di pace lanciato da Papa Francesco nel tentativo di trovare una mediazione in grado di far ripartire il dialogo, condizione fondamentale per arrivare alla soluzione dei due Stati, Israele e Palestina, l’unica via percorribile nell’ottica di un reciproco riconoscimento. Le conseguenze della guerra in corso in Israele e Palestina sono globali – ha proseguito Variati – con ricadute anche sui territori e sulle comunità locali italiane, aggravando una già difficile situazione internazionale causata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e da altre tensioni geopolitiche in varie aree del mondo.

Per questo è importante che arrivi anche dagli amministratori locali un segnale forte per il cessate il fuoco e per il dialogo, a sostegno delle azioni politiche in corso per tracciare una via, difficile e complessa, verso la soluzione dei Due Stati e la pace».

*Di Valentina Guiducci, ufficio stampa ALI nazionale