PUMS, PUT E PEBA: nuove forme di mobilità sostenibile per i comuni italiani

Per una comunità la strada per la transizione ecologica passa soprattutto per l’adozione di un percorso finalizzato ad ottenere un futuro più sostenibile, attraverso un presente in cui individui e istituzioni cooperano per il raggiungimento di diversi obiettivi. In particolare, per dar vita ad una consapevolezza basata sugli obiettivi della transizione ecologia, i primi passi da compiere sono quelli verso la progettazione e adozione di nuove forme di mobilità.

PUMS: lo strumento necessario per rendere le città medio-grandi accessibili a tutti

Il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) è obbligatorio per tutti i Comuni con più di 100.000 abitanti. A differenza degli approcci di pianificazione tradizionali, quella del PUMS pone l’accento soprattutto sul coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse, sul coordinamento delle politiche tra i diversi settori (in particolare quello dei trasporti, dell’urbanistica, dell’ambiente, dello sviluppo economico, delle politiche sociali, della sanità, della sicurezza e dell’energia) e sull’ampia cooperazione tra i vari livelli di governo e con gli attori privati.

Nella fase di progettazione è necessario prevedere interventi in tutti i settori, dalla gestione ottimale degli spazi stradali esistenti, al miglioramento della sicurezza stradale e delle condizioni di circolazione, fin al risparmio energetico e alla riduzione sia dell’inquinamento atmosferico che dell’inquinamento acustico.

PUT: un disegno strategico per efficientare la mobilità dei comuni
Lo strumento settoriale in grado di rispondere a tali bisogni è il Piano Urbano del Traffico (PUT), obbligatorio per tutti i Comuni con più di 30.000 abitanti. Sviluppandosi su tre differenti livelli di progettazione: il PGTU (relativo alla viabilità principale e locale), il PPTU (riguardante gli ambiti più complessi) ed il PETU  (il piano esecutivo), il Piano Urbano del Traffico rappresenta lo strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, attuativo di un disegno strategico di lungo periodo che mira al benessere e all’efficienza all’interno di una comunità sostenibile.

PEBA: lo strumento obbligatorio per garantire una sicura autonomia ai cittadini
Per rendere completa ed inclusiva l’intera iniziativa progettuale lo strumento da affiancare a quelli sopra presentati è il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA)obbligatorio per tutti i comuni. Il PEBA, maggiormente specifico, orienta la pianificazione territoriale a garantire autonomia e accessibilità a tutti i cittadini relativamente ad ogni singolo spazio ed edificio pubblico sito nel territorio comunale, tramite  l’eliminazione di tutti quegli ostacoli nell’ambiente di una persona, che mediante la loro presenza o assenza, ne limitano una sicura autonomia.

*Di Marco Martone – Ufficio Comunicazione Leganet