“La Rete dei Comuni Sostenibili” e l’ambizione di essere primi

L’impegno di ALI, il nostro obbligo quotidiano, insieme al sostegno costante messo a disposizione delle autonomie locali italiane, è la ricerca di attività di valorizzazione dei comuni e dei territori riuscendo a realizzarle a seguito di un contesto elaborato di dibattito, di confronto nella programmazione del percorso politico – associazionistico intrapreso su specifici argomenti caratterizzanti i settori della vita pubblica. E’ bene, quindi, dire e far comprendere che le iniziative di rappresentanza sui vari aspetti della attività amministrativa, nella nostra organizzazione, non si esauriscono in un convegno o in una campagna promossa dall’associazione ma trovano concretezza in un segmento specifico di attività volto a praticare gli indirizzi e gli orientamenti che, dentro ad ALI, si condividono e si determinano. In questa impostazione si configura l’avvio del progetto della Rete dei Comuni Sostenibili. Uno strumento che, plasticamente, intende favorire i buoni propositi delineati, in questi mesi, sul Benessere Equo e Sostenibile fornendo gli strumenti necessari per:

a) Mettere in condizione un comune di tendere agli obiettivi di sostenibilità varati dalle Nazioni Unite, dall’Unione Europea e dall’Italia  – SDGs Sustainable Development Goals, Agenda 2030, BeS;

b) Accompagnare i comuni aderenti in una dimensione amministrativa innovativa e virtuosa in grado di generare uno sviluppo equo e sostenibile a sostegno dell’economia locale e della vivibilità avanzata.

Il lavoro di stretta collaborazione con ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) ha permesso ad ALI, attraverso il proprio dipartimento studi e progetti, di costruire una piattaforma che consente un lavoro serio di rilevazione e misurazione dei parametri, agganciandolo a piani di miglioramento applicabili anche negli enti di dimensioni demografica e territoriale limitate. Il progetto ha senso, in verità, proprio se tale opportunità di crescita amministrativa trova corrispondenza in ogni realtà istituzionale del territorio nazionale, senza generare quel organizational gap che, purtroppo, condiziona l’espansione infrastrutturale di capacità e trasversale di risorse (umane e non) con cui Sindaci e amministratori di piccoli comuni fanno i conti ogni giorno.

La contezza dei dati Istat, istituto con il quale si sono svolti gli incontri che ci hanno consentito di equilibrare le misure rilevabili, contribuisce a dare validità scientifica al progetto: l’obiettivo di diventare la prima realtà europea di certificazione sulle politiche di sostenibilità per i comuni è tra le indicazioni di genesi della volontà di costituire il progetto. ALI deve tendere a trovare un protagonismo nazionale guardando al contesto europeo: la sensibilizzazione verso la collettività di una fiera e riconosciuta cittadinanza europea ha senso se, anche le buone pratiche dei comuni verso gli obiettivi di carattere globale concorrono ad incentivare i cittadini a sentirsi compiutamente europei trovando la configurazione nelle pratiche di virtuosismo globale del pianeta. E’ un approccio eccessivamente ambizioso? Ritengo di no, o meglio: darsi un obiettivo alto di leadership istituzionale implica l’atteggiamento migliore per riuscire a cogliere i risultati qualificati che la Rete dei Comuni Sostenibili intende perseguire attraverso l’attività prodotta.

Abbiamo ritenuto fondamentale, proprio in virtù del convincimento rispetto alla validità del macro obiettivo della Rete CS, costituire un soggetto giuridico ad hoc, aprendo ad un ragionamento condiviso con due realtà importanti come l’Associazione Città del BIO e LEGANET srl, senz’altro soggetti che gravitano nella realtà di ALI ma che consentono di avere una clausola di garanzia qualitativa, ognuno per i propri settori di competenza. Nell’Associazione “La Rete dei Comuni Sostenibili” i comuni aderenti devono sentirsi attori di un percorso autonomo rispetto alla compartecipazione in altre realtà associative, ritrovandosi su una piattaforma di crescita di un determinato e specifico versante di contesto che deve poter poggiare le basi sulla esclusiva  sensibilità inerente lo scopo sociale. Con questo spirito e con tanta determinazione abbiamo dato sostanza alla Rete, con la certezza di riuscire a contribuire al raggiungimento rilevabile di un Benessere di sostenibilità passando attraverso un imprescindibile e attivo protagonismo delle autonomie locali.

*di Valerio Lucciarini De Vincenzi, Presidente Associazione “La Rete dei Comuni Sostenibili”