Decaro: “Un’assemblea speciale perché normale. Grazie ai sindaci vero argine di fronte alla crisi”

“Sarà un’assemblea speciale, perché sarà finalmente un’assemblea normale”. Il Presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha aperto l’Assemblea nazionale ANCI a Parma con queste parole, alla presenza di oltre 2000 sindaci in fascia tricolore, riferendosi al ritorno agli eventi in presenza “anche se noi per primi dobbiamo continuare a rispettare le restrizioni necessarie a uscire dall’emergenza Covid”.

“Quella normalità che avevamo perso ma che, pian piano, stiamo riconquistando e che dobbiamo impegnarci a custodire. Non è ancora finita, ne siamo consapevoli – ha detto Decaro –, le cronache quotidiane ci dicono che il virus non è scomparso. Ma, allo stesso tempo, ci dicono che l’Italia sta resistendo. Lo sta facendo grazie soprattutto alla campagna vaccinale che vede il nostro Paese tra i primi posti in Europa per numero di vaccinati (abbiamo superato l’80% di persone vaccinate con doppia dose). Una campagna vaccinale che ha visto impegnati gli operatori sanitari, il Governo, le Regioni e i Comuni, che in qualche settimana hanno trasformato le strutture più disparate in hub vaccinali permanenti. Palazzetti, scuole, auditorium, fiere, tutto quello che avevamo lo abbiamo messo a disposizione per raggiungere questo importante obiettivo. Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per aiutare i cittadini ad avere fiducia in questa occasione che dovevamo cogliere, abbiamo raggiunto chi era isolato e chi non ci credeva. Abbiamo aspettato il nostro turno, perché anche questo per noi significava rappresentare lo Stato in quei giorni”.

“Vi ringrazio – ha detto rivolto ai sindaci – perché ci siete stati, perché vi siete presi delle responsabilità, quelle vostre e quelle non vostre, pur di portare la nostra gente fuori da una tragedia violenta e inaspettata, di fronte alla quale tutto il mondo era impreparato. Grazie – ha continuato – perché non avete mollato, mai, neanche quando il suono delle sirene era assordante. Neanche quando, come spesso accade ai sindaci, siamo diventati il capro espiatorio di colpe e responsabilità che nessuno voleva assumersi”.

Un saluto particolare Decaro lo ha voluto rivolgere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Grazie Presidente, a lei va il nostro abbraccio e il nostro più caloroso saluto – ha detto Decaro – grazie per essere per noi e per il Paese intero, un riferimento morale e istituzionale. Grazie per la guida forte e gentile che ha saputo esercitare, grazie per essere entrato nelle case di tutti gli italiani e averci fatto sentire tutti uguali anche nelle piccole difficoltà quotidiane”.