A Salemi un progetto per la rigenerazione del centro storico

Lucciarini: “Riconversione urbana asset decisivo della strategia di sostenibilità”

Salemi punta sui fondi del Pnrr e sulle risorse annunciate dalla Regione Siciliana in favore dei comuni del Belice per dare corpo alle idee messe in campo negli ultimi anni sul fronte della rigenerazione del centro storico. È quanto emerso dalla due giorni di studio che si è svolta lo scorso 11 e 12 settembre al castello normanno-svevo della cittadina trapanese, nel corso della quale è stato presentato ‘Riabitare Alicia’: lo studio di fattibilità per la riqualificazione della città antica di Salemi. Un lavoro finanziato con un bando della Fondazione Sicilia, presieduta da Raffaele Bonsignore, vinto dal Comune di Salemi e dal dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, che da anni collaborano a un progetto organico di rigenerazione urbana del centro storico di uno dei Borghi più belli d’Italia.

“Dopo una meticolosa fase di studio, condotta sapientemente dagli studenti e dai docenti del Politecnico di Torino, stiamo passando alla fase del reperimento delle risorse – ha affermato il sindaco di Salemi Domenico Venuti – La strada è quella dei bandi che verranno messi a disposizione. Per il nostro centro storico – ha aggiunto il sindaco – puntiamo a uno sviluppo sostenibile basato sulla su una rigenerazione intelligente dei luoghi: non un semplice risanamento urbanistico ma un ripensamento del ruolo del vecchio centro in base alle nuove esigenze e a possibili opportunità di sviluppo”.

Decisiva, in questo percorso, la collaborazione tra il Politecnico di Torino e l’amministrazione comunale di Salemi attraverso l’assessorato al Centro storico, guidato da Vito Scalisi.

La due giorni di convegno ha riunito attorno a un unico tavolo rappresentanti delle istituzioni, partner scientifici del progetto e attori del territorio: l’obiettivo è stato quello di ragionare sul progetto portato a termine e sugli itinerari da percorrere per dare vita alle idee messe in campo dagli studenti del Politecnico di Torino che per mesi hanno studiato Salemi e le sue particolarità giungendo all’elaborazione di una idea di rigenerazione della parte antica della città. Uno studio condotto sotto la regia dei docenti Paolo Mellano, direttore del dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, e Roberto Dini, responsabile scientifico del progetto, presenti entrambi alla due giorni di Salemi.

All’iniziativa è intervenuto in video collegamento anche il Presidente della Rete dei Comuni Sostenibili, Valerio Lucciarini De Vincenzi: “L’iniziativa di Salemi tratteggia una linea chiara e definita sulla riconversione urbana come asset decisivo nel solco della strategia di sostenibilità a cui i comuni e le città devono fare riferimento – ha detto Lucciarini – Auspichiamo che le risorse del PNRR siano davvero funzionali, così come specificato normativamente, per mettere a sistema principi virtuosi innanzitutto a tutela delle aree interne.”

Nel corso della due giorni del castello di Salemi, che ha visto tra i partecipanti anche il direttore Generale della Creatività contemporanea del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo Onofrio Cutaia, è emersa la possibilità di puntare su due strade per il reperimento delle somme necessarie: i fondi del Pnrr, che come spiegato dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini mette a disposizione un miliardo di euro per l’investimento sui borghi, e le risorse annunciate dalla Regione Siciliana (dieci milioni di euro complessivamente) per la riqualificazione urbana dei centri del Belice colpiti dal sisma del 1968. “Abbiamo dimostrato la serietà del nostro approccio – ha sottolineato ancora Venuti – mettendo in campo idee e progetti validi. A questo punto ci aspettiamo che Stato e Regione siano al nostro fianco per completare il percorso e vincere una delle sfide più importanti per il nostro territorio”.

*di Valentina Guiducci, comunicazione ALI