Infrastrutture digitali. Il nodo dello sviluppo

Non è più tempo di attese. La vera svolta dello sviluppo di tutto il nostro Paese passa per quantità e qualità di investimenti nelle infrastrutture digitali. I fondi europei di imminente programmazione dovranno avere notevoli risorse destinate in tal senso.

In gioco non vi è solamente la velocità della connessione ma temi di sicuro più profondi. Quali quelli ad esempio di una vera democrazia compiuta. Si tratta di accesso a servizi ora più che mai fondamentali. Servizi essenziali quali salute istruzione cultura turismo. Quindi si tratta di fornire pari opportunità non solo all’interno del nostro Paese a tutti coloro che ne vivono regole doveri e diritti , ma anche verso i diritti di cittadinanza europea e non solo, diritti universali di accesso al  sapere e alla conoscenza.

Un Paese moderno, che vuole avere un ruolo di protagonismo nelle dimensioni di progresso e sviluppo deve porsi come obiettivo raggiungibile in breve periodo (3 -5 anni) il completamento e il superamento completo del digital divide che attanaglia ancora oggi (2020 sic !) parecchie zone della nostra penisola.

I comuni, i contesti locali, le aree interne, le provincie, sono e saranno i terminali di queste infrastrutture. Diventeranno gli ultimi nodi o i primi per essere sentinelle dell’ avvenuto completamento di un grande piano di ammodernamento dell’Italia.

Le nuove scelte di vita, nuovi modelli di sviluppo all’orizzonte, nuove dimensioni spazio-tempo saranno a caratterizzare una nuova dimensione del vivere del post-pandemia. Le discipline  di studio previsionali stanno già ipotizzando anche nuove forme di mobilità e di scambio. Le infrastrutture digitali saranno le autostrade parallele a quelle fisiche dover si sposteranno con velocità (senza limiti) le nuove connessioni tra persone e cose.

Il nostro sistema associativo e societario (ALI/LEGANET) nella sua rinnovata missione ha il compito di supportare le autonomie locali verso questa direzione di sviluppo e di innovazione.

*di Alessandro Broccatelli, Presidente LEGANET