Banda Ultralarga: l’impegno della Toscana

L’Assessore Ciuoffo: “Nessuna area deve rimanere indietro”

Il 2022 deve essere l’anno della svolta, portando a compimento il piano dei lavori per la posa in opera della rete in fibra ottica da parte di Open Fiber nelle aree bianche, questo è il nostro obiettivo. Colmare il divario digitale nella nostra Regione è strategico: nessuna area deve rimanere indietro.

La pandemia ha accentuato un divario tra zone più o meno densamente popolate e quello che nei due anni di rischio contagio era diventato necessario, come il lavorare a distanza o fare le riunioni in video conferenza, adesso è diventata un’efficace e apprezzata maniera di impostare il proprio lavoro, lo svago o lo studio. Il diritto a connettersi dovrebbe essere inserito nella Carta costituzionale al pari delle altre libertà e degli altri diritti che abbiamo conquistato nei secoli.

Non c’è da nascondere che in Toscana ci siano stati dei ritardi e per questo abbiamo sollecitato a più riprese di velocizzare e fare meglio i lavori. A questo è stato finalizzato un incontro svolto con la stazione appaltante Infratel e la società Open Fiber per riprogrammare l’attività da qui fino al primo semestre del 2023. Perseguiremo tutte le strade a nostra disposizione per scongiurare che intere porzioni delle nostre aree interne rimangano fuori dal processo di infrastrutturazione immateriale.

Difficoltà riscontrate nel corso di questi mesi non soltanto legate alla pandemia mondiale, ma anche alle più recenti criticità connesse al rincaro prezzi delle materie prime e alla scarsità di manodopera specializzata, che hanno portato ad aver steso solo il 36% di infrastruttura rispetto al totale previsto in Toscana, andando a coprire a oggi solo il 44% dei Comuni in cui dovrebbero essere realizzati i lavori.

Per parte nostra, come Regione Toscana abbiamo organizzato insieme ad ALI, Autonomie Locali Italiane, una campagna informativa per far sapere ai cittadini e alle imprese delle zone già coperte, della nuova opportunità di connessione che hanno, che abbiamo chiamato “La Toscana va a mille”. Sono quasi 50.000 i volantini che arriveranno in altrettante cassette postali dei cittadini di 38 comuni toscani.

In Toscana abbiamo investito 25,7 milioni di euro, facendo in modo che Open Fiber o Infratel posassero un totale di 1.213 chilometri di cavi di fibra ottica connettendo alla rete ad alta velocità tantissime frazioni finora scarsamente collegate. Il nostro territorio è fatto in gran parte di piccoli comuni, aree interne, zone distanti dai principali centri abitati. Crediamo che tutte le aree debbano avere le stesse opportunità di sviluppo; questo è possibile anche grazie alla infrastrutturazione digitale con banda ultralarga.

*di Stefano Ciuoffo, Assessore regionale a Infrastrutture digitali, rapporti con gli enti locali e sicurezza