Catanzaro protagonista di rigenerazione urbana e sociale: inclusione e sostenibilità al centro del rilancio del centro storico e delle periferie

La rigenerazione urbana e sociale è da tempo uno dei cardini dell’azione amministrativa nel capoluogo di regione. L’attuale governo cittadino ha dedicato al tema la massima attenzione, considerandolo strumento per promuovere la coesione e l’inclusone sociale e lo ha fatto con uno sguardo particolare alla riqualificazione del centro storico e alla rinascita delle periferie per così dire più “difficili”.

Il progetto per gli immobili pubblici del centro, in particolare, è stato pianificato e attuato dal Comune – Organismo intermedio nell’ambito del programma “Agenda Urbana” del POR Calabria 2014/2020 e ha previsto una strategia di rigenerazione urbana e sociale attraverso interventi di recupero e riqualificazione di immobili pubblici degradati e inutilizzati, da destinare a interventi di inclusione sociale dopo quelli di natura strutturale. Il tutto collocato nel contesto più generale delle politiche di rigenerazione urbana e quindi in maniera organicamente integrata con altre azioni.

Il Programma ha previsto in totale cinque interventi, di cui quattro ultimati alla fine del 2023 e per i quali è stata avviata la progettazione sociale. Il quinto, di particolare complessità e portata, relativo al recupero e al riuso di un teatro degli anni Venti, è in fase realizzativa e si concluderà a cavallo della nuova programmazione strutturale comunitaria 2021/2027. I soggetti attuatori dei progetti di inclusione sociale sono stati individuati attraverso un avviso pubblico, susseguente a una procedura di co-programmazione e co-progettazione con il Terzo Settore, ai quali sono stati affidati in convenzione gratuita gli immobili ristrutturati, per la realizzazione di progetti di inclusione sociale proposti dai soggetti stessi e selezionati. L’investimento complessivo del Programma è stato di oltre 5milioni e 700mila euro. Il soggetto attuatore e stazione appaltante è stato il comune di Catanzaro, mentre i progetti di inclusione sociale sono stati affidati ai soggetti affidatari degli immobili, organismi no profit e del Terzo Settore, individuati con la procedura di evidenza pubblica.

Come precisato in precedenza, la finalità del progetto è stata quella di contribuire al processo di rigenerazione urbana e sociale del centro storico di Catanzaro, che ha subìto forti processi di degrado sociale negli ultimi anni. Contributo che si è stabilito di dare attraverso l’attivazione di interventi di inclusione come riposta ai bisogni emergenti di coesione e dei soggetti svantaggiati, con priorità alle azioni di prevenzione delle marginalità sociali, potenziando i servizi di welfare, ma anche di supporto ai processi di rivitalizzazione e vivacizzazione di quella porzione di territorio.

Per raggiungere le sue finalità, il progetto è stato “pensato” con un approccio coerente. Lo dimostra innanzi tutto la selezione operata tra gli edifici pubblici, destinatari degli interventi: quattro su cinque risalgono al periodo tra la fine del IXX secolo e i primi anni del secolo successivo. Oltre al già citato teatro Masciari, troviamo palazzo Fazzari, tra gli edifici più antichi in assoluto della città e poi l’ex ospizio di mendicità Umberto I e l’edificio che già ospita il Centro di aggregazione giovanile. Qui registriamo già un primo risultato positivo in sé e che consiste nel valore aggiunto dell’accrescimento della qualità del patrimonio edilizio pubblico in quanto tale. Il risultato immediatamente successivo è garantito dal taglio sociale delle attività destinate a quegli stessi spazi: teatro sociale, prevenzione sociale, social housing e urban center, assistenza alla fragilità anziana. Il risultato finale, assicurato dall’incrocio tra i precedenti è un centro storico connotato, anche ma non solo, da inclusività, coesione e solidarietà. 

Il Progetto di rigenerazione urbana contribuisce alla strategia complessiva di sviluppo urbano della di Catanzaro, pianificata in coerenza con l’approccio “smart cities”, centrata sul tema della sostenibilità e della coesione sociale, nella prospettiva del pieno raggiungimento degli obiettivi della crescita urbana sostenibile previsti da “Agenda 2030” dell’ONU. Il Progetto è stato presentato come “buona prassi” al Festival nazionale della rigenerazione urbana, tenuto a Roma all’Auditorium della Musica, ed è stato incluso tra le buone prassi diffuse dal Ministero degli Esteri tramite le ambasciate italiane nel mondo.

Di Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro